Fragmenta
Fragments
“Fragments: musica da camera per clarinetto”, presenta
un’ampia selezione di brani pubblicati in questi ultimi anni
e che l’autore stesso ha presentato in prima mondiale in
alcune delle sale da concerto più prestigiose in Gran
Bretagna in sedi come St Martin in the Fields a Londra,
Cambridge University e all'estero ad esempio all'European
Clarinet Festival in Belgio. Questo materiale e’ parte
integrante della sua ricerca su tecniche estese per il
repertorio contemporaneo, effetti sonori (e
la loro applicazione su musica scritta o
improvvisata) e nuove composizioni per
clarinetto solo iniziata durante la sua
esperienza accademica come professore di
clarinetto nel Regno Unito e poi continuata
negli anni con presentazioni in alcune delle
più rinomate istituzioni universitarie e
conservatori in Europa e nelle americhe. La
volontà di Luciano di esplorare la vasta gamma di colori e
risorse sonore che il clarinetto ha da offrire si può
chiaramente notare su i suoi "Frammenti" (che includono
l’uso di multifonici, la voce nello strumento, quarti di tono o
microtoni, flutter tonguing oppure growling, glissato, etc.),
la "Fantasia" (che esplora le possibilità sonore del pezzo
inferiore dello strumento o di quello superiore suonati
individualmente), i due studi contemporanei anche parte
del suo “Metodo Introduttivo sulle Tecniche Estese”, tracce
per clarinetto con strumenti pre-registrati, in particolare
"Mosquito" (applicando lo slap-tonguing su di una traccia
pre-registrata con un clarinetto suonato senza bocchino). Al
di là di variazioni e cadenze improvvisate, il disco include
composizioni in cui tutte le possibilità melodiche e liriche
dello strumento sono ampiamente mostrate, come nei due
omaggi, ma include anche ritmi più groovy come nei sui
"Divertimenti".
Per Luciano l’arte e, in generale, la
creatività sono parte di un percorso
spirituale che e’ un cammino filosofico.
Esteticamente, la poiesis di Luciano e’
saldamente supportata dal concetto di Ars
Gratia Artes. L’atto creativo fa in modo che
il poetes possa fare esperienza di se stesso
e oggettivare la propria esistenza. Il suo
contributo all’umanità non e’ altro che un oggetto di
contemplazione nel quale un uomo contempla la propria
potenza. Essendo chiaro dalla natura dell’Arte stessa (come
concettualizzata nell’idea di Ars Gratia Artes) che “l’artista
non e’ l’uomo”, c’e’ quindi la volontà di perseguire areté
(virtù o eccellenza) sia come uomo che come artista.
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