Bach and the lute
La musica per liuto di J. S. Bach
Studiare la musica per liuto di J. S. Bach è stato per me,
come affrontare un lungo viaggio ricco di imprevisti,
scoperte, paesaggi meravigliosi e vicoli tortuosi. Il voler
concretizzare questo studio in una registrazione è stato un
po' come costringersi a concludere questo viaggio che
altrimenti sarebbe proseguito all’infinito. Sì, perché
questa musica non finisce mai di sorprendere e ogni
esecuzione rivela nuovi particolari, altre sfaccettature che
sempre più impreziosiscono l’esperienza di chi la suona e
di chi la ascolta.
Il liuto viene introdotto in Europa dagli Arabi intorno
all’anno mille e si è continuamente modificato nelle sue
caratteristiche organologiche, pur mantenendo inalterato
il ruolo di raffinato medium degli “affetti“. La mia scoperta
del liuto risale al 1980 quando, studiando il repertorio
rinascimentale sulla chitarra, mi incuriosì scoprire il suono
originale di queste musiche. Così, dal liuto medievale a
quattro cori, quello rinascimentale a sei, sette, otto, nove e
dieci cori, passando per l’arciliuto, la tiorba ed il
chitarrone, sono giunto al liuto barocco a undici ed infine
a tredici cori (ultimo esemplare della dinastia), strumento
che ho utilizzato per affrontare il repertorio del’700
Tedesco. Un repertorio che ho ampiamente studiato,
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